Rigor Mortis

Lorenzo Basilico mette in campo una protagonista unica: Nuova Idea.

Rigor Mortis di Lorenzo Basilico fa parte della saga Ex Tenebris.

Come sempre, il buon Lorenzo non mi ha deluso. Lo ammetto, sono un patito di certe ambientazioni, soprattutto quelle che fondono la realtà conosciuta e quella immaginaria. È un continuum mai realmente scritto che vuole esista una dimensione ai più sconosciuta che si sovrappone alla nostra e ne influenza gli esiti.

Quindi i luoghi descritti dall’Autore sono realmente esistenti e, come di consueto, invito Lorenzo ad organizzare i tour guidati seguendo le vicende dei suoi eroi. Magari in giro per il mondo la vedo dura, ma nella sua Milano credo che prima o poi il giro dei posti citati ce lo facciamo.

Ma torniamo al libro.

Rigor Mortis riprende lo stile di Ex Tenebris e lo mantiene con una cura sempre sopraffina per quanto riguarda i contenuti. Ritrovare vecchi “amici” della leggenda e vederli rinverditi nella loro presenza e poteri è un toccasana per un vecchio lettore come me. Se a questo uniamo quanto di nuovo mi fa scoprire Lorenzo con la sua cultura spropositata per quanto riguarda l’arcano, l’etereo e l’esoterico, mi rendo conto di quanto io sia lontano dalla Conoscenza.

Lasciamo le avventure di Annibale Salinas, quindi, per vivere quelle di Nuova Idea. Il nome è delizioso e così originale che sarà difficile dimenticarlo. La protagonista è combattuta, con un carattere al tempo stesso veemente e fragile, Vittima e protagonista degli eventi, più grandi di lei come in ogni grande storia che si rispetti, Nuova Idea percorre il cammino dell’eroe, seguendo un Mentore discutibile, affrontando nemici al limite delle possibilità, scoprendo di essere più di quello che è.

Difficile parlare oltre, senza cadere nello spoiler.

Ma una cosa posso garantire: Rigor Mortis è al pari di Ex Tenebris una corsa fatta a testa in giù nel soprannaturale, con citazioni e definizioni pop sparse ovunque, al Lettore coglierle e apprezzarle.

Se da un certo punto di vista alcune descrizioni sono sin troppo minuziose per un mercato moderno (ma a me piacciono, chiessenefrega del mercato…), quando si va in scena e l’azione prende il sopravvento, allacciate le cinture.
Lorenzo descrive le azioni come se fosse un film di John Woo e alla fine vi troverete senza fiato per la tensione.

Attendo il seguito, perchè l’ambientazione generale creata da Lorenzo è ciò che mi ha veramente rapito. Sì, è il costrutto all’interno del quale i protagonisti si muovono ad essere il punto di forza dell’opera dell’Autore. Quando un mondo si muove da solo, allora significa che l’Autore ha fatto bene.

La Saga di Ex Tenebris si muove attorno a noi.
Sta a noi… percepirla.